Si mette in fila, Gesù. In mezzo alla moltitudine di genti che cerca e anela di vivere presi per mano dalla munifica bontà dell’Eterno. Il giusto, si confonde in mezzo al peccato, perché il male venga redento, purificato, ripulito. Non ha bisogno di essere purificato, ma si mette il fila davanti al Battista per essere anche lui battezzato. Il nostro Dio è questo! Ha scelto di stare dalla parte degli uomini. Uno di loro, perché loro diventino Lui!

Il Battesimo di Gesù serve a Dio per farsi incontrare dagli uomini. Per farsi incontrare da me e da te. Da tutti noi. E’ Lui che viene a me. Come ha fatto col Battista. Stupendo Dio, che in Gesù si fa compagno di vita e rafforza l’amicizia regalando l’incorporea ma potente e vivificante forza del suo stesso spirito.

Noi possiamo vivere Lui e di Lui, grazie al nostro Battesimo.
Un Battesimo dato. Un Battesimo ricevuto. Un Battesimo vissuto e da vivere!
Tutto per rendere bella ed eterna la vita. Il Battesimo mi da vita che non finisce.
La mia storia conosce il limite del tempo. La mia vita non conosce tempo, ma è le è familiare solo l’eternità.

Questa l’omelia a Taizzano (con i ragazzi):

Questa quella alla Messa a Treie:

Dal Vangelo secondo Matteo ( 3, 13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».